lunedì 11 novembre 2013

Recensione: Incantesimo tra le Righe

Buonasera a tutti!
Il weekend è già terminato purtroppo e ci ritroviamo al noiosissimo ed esasperante lunedì. Fortunatamente domani ho una giornata abbastanza leggera a scuola, perciò oggi mi sono potuta concedere un po' di riposo. E ne ho inoltre approfittato per scrivervi una nuova recensione, quella di un libro terminato da poco e diventato uno dei migliori di quest'anno...

TITOLO: Incantesimo tra le Righe
AUTORE: Jodi Picoult e Samantha Van Leer
EDITORE: Corbaccio
PREZZO: 18,60 €
PAGINE: 320
TRAMA: Cosa succede se « …e vissero felici e contenti» non si rivela affatto essere tale? Delia è una ragazza piuttosto solitaria che preferisce passare i pomeriggi in biblioteca, persa nei libri. In uno in particolare: Incantesimo tra le righe che in teoria è un fantasy ma che sembra terribilmente reale, al punto che il principe Oliviero, oltre a essere coraggioso, avventuroso e focoso, parla a Delia. Cioè: le parla sul serio! Come è possibile che un personaggio di carta abbia una voce reale in grado di uscire dal libro? Si scopre così che Oliviero è ben più che un personaggio di carta: è un ragazzo che si sente intrappolato nella sua vita letteraria, sempre uguale a se stessa, e che non sopporta l’idea che il suo destino sia segnato. Oliviero è certo che il mondo là fuori possa offrirgli qualcosa di interessante e vede in Delia la sua chiave di accesso alla libertà. I due si buttano a capofitto nell’impresa di tirare fuori Oliviero dal libro, un compito difficile e che i spinge ad approfondire la loro percezione del destino, del mondo e del loro posto nel mondo. Contemporaneamente cresce l’attrazione reciproca, un sentimento forte e tutt’altro che letterario…

La mia recensione: Scrivere questa recensione non è semplice. Mi è bastato aprire la pagina di Word per ritrovarmi con un enorme sorriso stampato in volto, la mente persa tra i ricordi e incapace di formulare parole adeguate per descrivere Incantesimo tra le Righe. Chi se lo sarebbe aspettato? Un libricino di neanche tante pagine, passato quasi inosservato e finito in uno degli angoli più sperduti della libreria. Un libricino che ho comprato quasi sovrappensiero, che ho aperto con noncuranza e che ho chiuso con il cuore più leggero. Un libro come tanti altri, forse più ingenuo e banale... per cui, nonostante tutto, ho completamente perso la testa.

Incantesimo tra le Righe è un insieme di varie storie, con diversi protagonisti e decine di volti. Abbiamo tre punti di vista, che si alternano per tutta la durata del romanzo e che si differenziano l'uno dall'altro perché scritti con diversi caratteri. Da una parte, troviamo Delia, una ragazza di quindici anni con la testa perennemente tra le pagine di qualche libro e, recentemente, di un libro in particolare: si tratta di Incantesimo tra le Righe, una fiaba per bambini che, stranamente, è diventata la sua ossessione da un po' di tempo ormai. La madre di Delia è allibita: per quale motivo suo figlia, lettrice esperta di libri impegnativi e per adulti, è fissata per una fiaba infantile? (Fiaba che avremo anche noi la possibilità di leggere, grazie al secondo punto di vista, che ci narrerà la storia tanto amata da Delia.) Nemmeno lei sa spiegarselo, sente solo che c'è una sorta di connessione con la storia o, più in particolare, con il protagonista della storia, il principe Oliviero. Ed è proprio ad Oliviero che appartiene il terzo ed ultimo punto di vista. Proprio così, perché Oliviero è molto più di un personaggio bidimensionale stampato su una pagina bianca. Oliviero, così come tutto gli altri personaggi, è reale, è vivo ed è consapevole della sua situazione di attore, costretto a ripetere sempre le stesse battute e le stesse azioni ogni qualvolta un Lettore decide di leggere il libro e bloccato nella storia anche quando questo viene chiuso. Tra una scena e l'altra, però, i personaggi hanno un attimo di tregua: possono spogliarsi momentaneamente del ruolo loro affidato ed essere loro stessi: è così che il cattivo della storia diventa un affabile pittore, le fate dispettose diventano pettegole ragazzine, le sirene mangia-uomini diventano cordiali femministe e Oliviero... Oliviero è diverso dagli altri. Lui detesta vestire ogni volta i panni di un principe e non gli basta nemmeno avere un attimo di tregua ogni tanto: lui vuole vivere, vivere per davvero, nell'incertezza del domani e nel timore dell'avvenire. Vuole svegliarsi e domandarsi cosa accadrà quel giorno, vuole avere la possibilità di andare dovunque e di scrivere il copione della propria vita. Ed è quasi per magia che Oliviero riesce a mettersi in contatto con Delia e a mandarle una disperata richiesta d'aiuto...

Non so bene da dove iniziare, perché so con certezza che qualunque cosa dirò non potrà esprimere appieno quello che sento nei confronti di questo libro. Sin dai primi capitoli ho provato un senso di appartenenza nei suoi confronti, come se stessi tornando a casa dopo un lunghissimo viaggio. Mi ha ricordato un po' i primi libri di Harry Potter, sotto certi punti di vista: non c'entra nulla con la trama o il resto, ma entrambi hanno quella sorta di fanciullesca ingenuità che riesce a trasportarmi in un universo diverso dal mio, una magia rassicurante che mi spinge a trattare questo libro come se fosse un tesoro prezioso e a farmi venire un nodo alla gola una volta girata l'ultima pagina. E' un insieme di aspetti (i personaggi, le battute, le immagini, lo stile, la vicinanza del tema) che mi avvolge e mi reclama. 

Delia è un'ottima protagonista, nella quale ci si immedesima senza sforzo e con la quale ci si sente in sintonia fino alla fine. È una ragazza determinata, intraprendente, dolce e simpatica, con un'irrefrenabile passione per la lettura e una grande voglia di sognare. Ama la lettura come metodo per sfuggire ad una vita che le porta continue delusioni, ama aprire un libro e trovare al suo interno un rifugio sicuro e accogliente dove non ci sono bruschi cambiamenti di programma.

"[...] sui libri puoi contare. Loro rimangono sempre uguali, mentre tutto il resto cambia quando meno te lo aspetti. [...] Le famiglie si spaccano e niente dura per sempre. Nei libri invece sai sempre cosa succederà. Non ci sono brutte sorprese."

Oliviero, dal canto suo, è semplicemente magnifico. Se nella storia interpreta il ruolo di un principe astuto e saggio, ma timoroso e pacifico, nella realtà è un ragazzo curioso e audace, deciso a liberarsi dalla sua prigione di carta e ad intraprendere una vita vera. Ha un'indole onesta e leale, oltre che senso dell'umorismo, tutti aspetti che me ne hanno fatta innamorare in pochissimo tempo. Quello che lo contraddistingue è il suo rifiuto ad una realtà statica e soffocante, il suo desiderio di evadere e prendere in mano il suo destino, in un mondo dove le giornate non siano programmate e il futuro non si risolva con un banale lieto fine già prestabilito.

"Passo il tempo a chiedermi come sarebbe: sentire il libro che si apre e non dover implorare la regina di lasciarmi tentare l'impresa. Evitare di farmi intrappolare dalle fate e di essere strapazzato dal cattivo della saga. Innamorarmi di una fanciulla dagli occhi colore del miele. Vedere qualcuno che non conosco e di cui non so il nome. Non sono esigente, lo giuro. Non me ne importerebbe di essere un macellaio anziché un principe. O di attraversare l'oceano a nuoto per essere acclamato come l'atleta del secolo. O di attaccare briga con qualcuno che mi offende.Sarei disposto a fare qualunque cosa, purché diversa dalle cose che faccio da quando ho memoria di esistere. Basta credere che il mondo sia molto più di quanto sta scritto tra queste pagine. O forse vorrei solo, disperatamente, riuscire a convincermene."

Oltre i due protagonisti, la storia è costellata di decine di figure secondarie, ognuna portatrice di qualcosa di suo. Vi è la madre di Delia, preoccupata per la figlia e timorosa di non essere mai abbastanza; vi è Jules, la sua migliore amica, l'unica ragazza sulla quale possa fare affidamento sempre e comunque. Vi sono poi i vari personaggi della fiaba, ognuno caratterizzato da una doppia personalità: quella del loro personaggio e la loro. Mi hanno tutti colpita, a modo loro, perché spesso completamente diversi dal ruolo che ricoprono. A partire da Straccio, un cane fedele nella fiaba e un amico leale nella realtà, fino a Calzini, indomabile destriero in apparenza, ma fragile e insicuro tra le righe. Ognuno di loro mi ha strappato un sorriso in più di un'occasione, mi ha aiutato ad avere una visione complessiva della realtà e mi ha aiutato a sentire questa storia come mia.
Se proprio devo trovare un difetto, anche se è una cosa minuscola e che non c'entra con il libro in sé, non riesco proprio a sopportare la frase scritta sulla cover italiana. “Ero sola ma finalmente ti sei accorto di me Ti libererò dalla tua prigione di carta E ci ameremo per tutta la vita”. Ora, forse sono io, ma queste parole mi fanno rabbrividire ogni volta che le leggo. A parte che se uno dei due ha finalmente notato l'altro, è stata Delia a notare Oliviero e non il contrario, ma a parte questo... le trovo raccapriccianti. Non so dirvi perché, ma mi fa pensare a una minaccia di qualche tipo.

Lo stile dell'autrice è semplice e scorrevole e le pagine sono intervallate da fantastici disegni raffiguranti i protagonisti. La storia in sé può non essere nulla di particolare, ma nel complesso si tratta di una meravigliosa dichiarazione d'amore alla libertà, alla possibilità di costruire il futuro con le nostre mani, al raggiungimento dei nostri obiettivi tramite la forza di volontà. È anche un'incantevole storia d'amore, dolcissima, romantica, innocente e, non meno importante, impossibile. Ma Oliviero e Delia credono che nel lieto fine, ci credono fino alla fine ed è questa loro ferma determinazione che riuscirà a sconvolgere una storia in apparenza già scritta.

"L'atto del leggere è una condivisione. L'autore costruisce una casa, ma è il lettore ad abitarla."

Cos'altro dire? Il fatto è che nemmeno io so perché mi abbia stregato in questo modo, un po' come Delia che non comprende la sua ossessione per una fiaba. Incantesimo tra le Righe è un romanzo... magico. È ingenuo e brillante al tempo stesso, è romantico, divertente, è coraggioso e semplice. Nessuna pretesa, nessuna aspettativa: solo la voglia di raccontare una fiaba e di far sognare i lettori. È il libro d'evasione per eccellenza, che ti rapisce e trasporta in un mondo migliore dal quale non vorresti mai scappare, dove i desideri diventano realtà e il lieto fine esiste per tutti. Ti prende per mano e ti avvolge in un abbraccio affettuoso, del quale continui a sentire il calore anche dopo parecchi giorni. E che, credo, non se ne andrà mai definitivamente.

VOTO: 5 stelle

4 commenti:

  1. Ciao Clary!! Mamma mia te ne sei proprio innamorata eh?? Anche a me è piaciuto davvero molto, ho trovato molto simpatico lo scenario all'interno del libro e l'anima dei personaggi che si tolgono la maschera una volta che viene richiuso.
    Ho amato il personaggio di Straccio, che mi ha intenerito il cuore e Calzini.
    Ammetto di essere rimasta un pò delusa da Delia, l'avrei voluta diversa, non so bene come spiegarmi. Non mi ha colpita più di tanto.
    Beh questo libro mi ha proprio fatto tornare bambina ^___^

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    1. Sì, ho davvero perso la testa! Mi dispiace che Delia non ti abbia convinta, ma capisco cosa intendi: nonostante sia la protagonista, non ha un grande spessore. Come carattere però a me è piaciuta molto! :D
      Hai ragione, ti porta indietro nel tempo...

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  2. La tua recensione mi ha colpito moltissimo *.* ho inserito questo bel libri nella mia wishlist....grazie mille :)
    Sono un nuovo membro :) spero ti faccia piacere, se mai volessi passare nel mio invece sei la benvenuta XD

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    1. Figurati, grazie a te :D
      Passo subito dal tuo blog ^__^

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