mercoledì 8 agosto 2012

Recensione: Sopravvissuta

TITOLO: Sopravvissuta
AUTORE: Fulvia Degl'Innocenti
TRAMA: Un terribile virus sta sterminando il genere umano. Sara, in fuga dall'epidemia insieme alla sua famiglia, ignora quale sia la sorte del resto del mondo. Le sole certezze sono la morte che ha falcidiato i suoi amici e il naufragio che - durante la fuga - li ha scagliati su un'isola deserta. Ogni giorno è una lotta per sopravvivere, per procurarsi il cibo, per difendersi dal dolore dei ricordi. Sara non sa se, al di là del mare, c'è ancora qualcuno, e affida le sue speranze a bottiglie di plastica gettate in acqua e lasciate in balia delle correnti. Rimasta sola, comprende che non le rimane altro da fare che reagire a quell'attesa senza fine e riprendere il mare su una piccola barca alla ricerca di altri sopravvissuti come lei con cui ricominciare a costruire un nuovo futuro.

La mia recensione: Da un po' di tempo vagando per il web, mi era capitato di imbattermi in recensioni riguardanti questo libro, di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza. Le recensioni erano tutte positive e la curiosità per questo libro ha cominciato a crescere fino a convincermi che alla prima occasione avrei dovuto comprarlo. Poi, un giorno, vagando per la biblioteca, negli scaffali delle nuove uscite mi cade l'occhio su una copertina familiare. Mi avvicino e vedo che è proprio Sopravvissuta, il libro che mi stava stuzzicando da giorni. Così l'ho portato a casa e ho cominciato quasi subito a leggerlo, scoprendo che tutte le cose che avevo sentito dire su questo libro (tutte le cose positive, intendo) erano fondate.
Sopravvissuta è stata una lenta scoperta, pagina dopo pagina e parola dopo parola, un viaggio dolce e profondo dentro l'anima della protagonista e nelle sue emozioni, contrastanti e spesso estreme, che dopo averti catturato lasciano inevitabilmente il segno.

Il libro ci parla di Sara, una ragazza di soli diciassette anni che vive in un mondo devastato da una malattia sconosciuta, da un morbo che ha cominciato a diffondersi con lentezza e discrezione, ma che in poco tempo ha devastato l'intero pianeta. Insieme alla sua famiglia si è rifugiata su un isola abbandonata, speranzosa che in quel luogo lontano dal resto del mondo ci sia un futuro per lei.
Ma il morbo non si è fermato davanti a niente, ha vagato per interi continenti e sorvolato oceani, fino ad arrivare a lei e ad abbattere la sua intera famiglia. Ma non Sara. Sara sembra essere immune alla malattia, lei come anche tutti gli animali del pianeta.
Isolata dal resto del mondo, sola insieme al suo cane Buck, Sara affronta la vita giorno dopo giorno, a metà tra disperazione per la sua solitudine e speranza che qualche altro sopravvissuto un giorno la trovi. A questo scopo ha cominciato a scrivere: scrive su pezzi di carta che arrotola all'interno di bottiglie di plastica prima di affidarle al mare. E giorno dopo giorno, aspetta, lo sguardo puntato all'orizzonte, col desiderio di vedere una nave, un aereo, una qualche forma di vita umana.

Sopravvissuta non è un libro con una trama fittizia, complicata o articolata. Non credo che lo scopo dell'autrice fosse creare un distopico avventuroso, ma più che altro donarci le riflessioni interiori di Sara, una ragazza rimasta sola e senza nessuno ad aiutarla; una ragazza che passa giorni lanciando bottiglie di plastica nel mare certa che qualcuno dall'altra parte le raccoglierà; e altri giorni sperando che la morte la porti via, via dal dolore, dalla sofferenza, dalla solitudine.
Lo stile dell'autrice è scorrevole, semplice e poetico, tanto che ben presto ci si ritrova immersi nella lettura al fianco di Sara, tormentati dai suoi stessi sentimenti.

"Le speranze hanno strani percorsi, fanno andare avanti e indietro, girare intorno, come le macchine in autostrada quando c'è la coda e cambiano continuamente corsia: chi da sinistra si sposta verso destra, chi fa il contrario. La strada è la stessa e alla fine si arriva ugualmente al capolinea, ma c'è bisogno di credere che facendo qualcosa la nostra situazione possa cambiare. 
Noi eravamo arrivati lì, gli altri da lì erano partiti. E molto probabilmente saremmo arrivati tutti nello stesso posto."

Sopravvissuta è un libro profondo, più di quanto mi aspettassi, ricco di nostalgia e solitudine. Le pagine del libro trasudano il dolore quasi tangibile di Sara, la sua fragilità psicologica di fronte ai fantasmi del passato; e le lettere che invia tramite le bottiglie esprimono tutta la sua speranza e voglia di non essere più sola, di avere qualcuno.

Ho davvero apprezzato questo libro, sono solo dispiaciuta di averlo preso in prestito dalla biblioteca invece di averlo comprato.
Lo consiglio vivamente non a chi cerca un romanzo apocalittico con una trama complessa e una storia ben strutturata, ma a chi cerca un romanzo intenso e profondo, che travolge il lettore con una tempesta di emozioni a cui è impossibile restare indifferenti.

VOTO: 4 Stelle.

4 commenti:

  1. Sembra molto bello :) sono curiosa

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  2. Bella recensione!! :)
    Son contento ti sia piaciuto ^^

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  3. @Sheryl te lo consiglio, è un libro che merita davvero di essere letto :D

    @Matteo mi sono trovata completamente d'accordo con la tua recensione ^__^

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  4. Bellissima recensione!
    Lo prenderò sicuramente! :D

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