giovedì 18 luglio 2013

Recensione: Shadowhunters - Città di Ossa

Buongiorno cari lettori!
La recensione di oggi riguarda un romanzo molto conosciuto soprattutto agli amanti dell'urban fantasy per ragazzi, dato che viene considerato uno dei migliori del genere. L'autrice, Cassandra Clare, ha creato un universo incredibile capace di catturare milioni di fans in tutto il mondo e il primo romanzo della saga approderà presto anche al cinema: uscirà infatti il 28 agosto nelle sale italiane Shadowhunters-Città di Ossa, con Lily Collins e Jamie Campbell Bower nel ruolo dei protagonisti Clary e Jace.

TITOLO: Shadowhunters- Città di Ossa
AUTORE: Cassandra Clare
EDITORE: Mondadori
PREZZO: 10,50 €
PAGINE: 525
TRAMA: La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.

La mia recensione: E' una vita che mi viene consigliato di iniziare Shadowhunters. Amici, conoscenti, blogger o semplici lettori: di chiunque si trattasse, quando durante la discussione si nominava anche solo di sfuggita la saga della Clare, aveva sempre una parola positiva da dire al riguardo. Per non parlare di quando ero io a chiedere esplicitamente se dovessi cominciare a leggerla: allora il diretto interessato si lanciava in infiniti elogi verso l'autrice, tessendone le lodi con una venerazione che mi lasciava spesso di stucco. Ho a lungo aspettato tuttavia prima di decidermi a cominciare la saga, un po' perché avevo sempre letture che venivano prima e un po' perché volevo aspettare che la maggior parte dei volumi venisse pubblicata.
Qualche settimana fa, infine, ho finalmente deciso che era arrivato anche per me il momento di scoprire il mondo di Cassandra Clare. Ho acquistato l'intera trliogia originale in un colpo solo e mi sono avvicinata esitante a Città di Ossa, timorosa di essere immune all'euforia generale che circonda la serie. Ebbene nel giro di una settimana avevo terminato Città di Vetro e aspettavo trepidante l'arrivo di Città degli Angeli Caduti, oltre che della trilogia prequel, stupita da quanto a lungo avessi ignorato un simile capolavoro e ancora avvolta strettamente nell'universo degli Shadowhunters.

E' difficile per me parlare unicamente della trama di Città di Ossa, dato che ho già letto i volumi che lo seguono. Tuttavia, avendo molto da dire su ogni singolo libro e avendo perciò deciso di scrivere una recensione per ognuno di loro, mi impegnerò al massimo per limitarmi agli aspetti che riguardano il volume che sto recensendo. La protagonista del romanzo è la quindicenne Clary, un'adolescente in tutto e per tutto normale, con un grande talento artistico e un migliore amico sempre al suo fianco. Le cose cambiano quando un giorno, recatasi al club Pandemonium insieme all'amico Simon, vede alcuni strani ragazzi armati commettere un omicidio, riuscendo tuttavia a passare inosservati alla vista di chiunque tranne che a quella di Clary, per qualche motivo l'unica persona capace di vederli. Dopo una serie di eventi durante i quali la madre di Clary scompare misteriosamente, uno dei misteriosi ragazzi del Pandemonium rivela alla protagonista la verità su quello che sta accadendo, introducendola ad un mondo alla quale la ragazza non credeva di appartenere: il mondo degli Shadowhunters, creature metà umane e metà angeli che difendono gli umani dai demoni e dai Nascosti (creature soprannaturali quali vampiri, licantropi, stregoni e fate) che infrangono la legge. Il ragazzo, Jace, condurrà Clary all'Istituto, il luogo dove risiedono alcuni Shadowhunters, e insieme tenteranno sia di ritrovare la madre della ragazza, sia di scoprire il suo coinvolgimento in questa storia.

La Clare è brava in molte cose, ma ce ne sono alcune in cui è una vera maestra: inventare personaggi e farli interagire tra loro. Riesce infatti a dare vita a personaggi che riescono sempre, in un modo o nell'altro, a colpire il lettore e a lasciare un segno visibile nella trama. Chiunque, dal protagonista alla comparsa più fugace, lascia una traccia del suo passaggio e potete stare certi che, leggendo un libro di Cassandra Clare, non vi imbatterete mai in personaggi creati a tavolino per compiere una determinata azione. In questo romanzo veniamo introdotti ad una lunga serie di personaggi e se da una parte viene spontaneo credere che il fatto che siano numerosi possa influenzare negativamente la loro caratterizzazione, dall'altra ci accorgeremo presto che non è affatto così. Ognuno di loro ha una caratterizzazione esemplare e vederli interagire tra loro è uno spettacolo senza precedenti: non un solo rapporto risulta forzato, non una sola frase fuori posto; tutto combacia perfettamente come se ci trovassimo di fronte a personaggi reali, in carne ed ossa, e credo che questo sia uno degli aspetti più incredibili dell'intera saga.

Voglio parlarvi prima dei personaggi secondari e dopo dei protagonisti, dato che sono certa che, una volta fatto il nome di Jace Wayland, mi perderò completamente e scriverò ogni cosa che mi passa per la testa.
Partiamo perciò da Simon, migliore amico della protagonista, al suo fianco sin da quando erano bambini e una delle persona più importante per Clary. Simon mi è stato simpatico sin da quando, nel primo capitolo, con quella sua aria innocente e il dolce sorriso sempre sul volto, ha accompagnato l'amica al Pandemonium nonostante lui odi quel posto. Mi sono però ben presto scattati i campanelli d'allarme che gridavano al cliché migliore-amico-innamorato-della-protagonista-e-in-procinto-di-finire-con-il-cuore-spezzato. Ho capito subito, tuttavia, che se avevo ragione sui sentimenti di Simon, mi sbagliavo sul pericolo cliché, dato che l'autrice è andata oltre al solito migliore amico rifiutato e, da una situazione vista e rivista, ha saputo creare a mio parere uno dei personaggi migliori della saga.
Per Simon, infatti, abituato da sempre a seguire l'amica dovunque vada, sarà un duro colpo confrontarsi con la nuova realtà in cui verrà coinvolta Clary. Essendo un semplice mondano, senza nessuna dote particolare o potere soprannaturale, per lui non c'è posto in un mondo fatto di scontri con demoni o Nephilim tatuati, tuttavia, questo non basterà a fermarlo: nonostante le difficoltà e le complicazioni che si troverà ad affrontare, il suo legame con Clary non darà mai segni di cedimenti e non vi sarà un solo momento in cui abbandonerà la protagonista, senza perdere tuttavia la sua personalità o lasciarsi oscurare dai sentimenti che prova per lei.

Altri due personaggi che saranno molto ricorrenti nel romanzo sono i fratelli Alec ed Isabelle Lightwood, cacciatori amici di Jace e destinati sin da bambini a diventare Shadowhunters. Alec, tra i due, è il personaggio che mi è piaciuto di più: un tipo silenzioso e introverso, con difficoltà a parlare dei suoi sentimenti e, allo stesso tempo, incredibilmente leale verso le persone a cui tiene.
Isabelle, invece, non mi ha convinto sin da subito: l'ho inizialmente trovata molto stereotipata e alquanto irritante, soprattutto in Città di Ossa. Solo in seguito comincerà a mostrare nuovi lati di sé stessa, più insicuri e titubanti, evidenti soprattutto nel suo rapporto con Simon e con il fratello Alec.
Non ho molto da dire su Hodge, una sorta di Silente senza barba (almeno fino alla fine del romanzo), mentre un personaggio per cui ho perso la testa e di cui non posso evitare di parlare è Magnus, Sommo Stregone di Brooklyn e Nascosto più eccentrico dell'intera città. Dotato della lungimiranza e della pazienza dovute ad una vita più lunga di quanto si possa immaginare, Magnus ha due incredibili occhi da gatto e una spiccata capacità di far sorridere chiunque con la sua costante e talvolta sfacciata allegria. Riesce a capire a fondo le persone e mi ha spesso commosso la sua ostinazione a mettersi in gioco e ad amare, nonostante sappia che l'immortalità gli porterà via chiunque sfiori la sua strada.

Un altro personaggio che ho molto apprezzato è stato Luke, migliore amico della madre di Clary e, come si scoprirà presto, un uomo con molti segreti. Segreti che riguardano anche Jocelyn e che risalgono ad un passato macabro, nascosto per comodità e paura. Le conseguenze di queste bugie, tuttavia, avranno un duro impatto su Clary, che si ritroverà a fare i conti con una realtà che le è stata a lungo tenuta nascosta e che la troverà perciò impreparato al momento del confronto.
Parte fondamentale di questo passato è il cattivo della storia, Valentine. In questo primo libro il suo personaggio non viene approfondito particolarmente, tuttavia la sua indole è evidente fin da subito: carismatico e affascinante, capace di convincere chiunque di essere nel giusto, Valentine assomiglia pericolosamente a Voldemort per quanto riguarda le ambizioni, ma si distacca totalmente in quanto mostra lati inaspettatamente umani con il proseguire della storia. Nella sua distorta idea di un mondo perfetto, lui crede di amare e di provare affetto per la sua famiglia, quando in realtà è la causa principale della sua distruzione.

Ora, finalmente, possiamo passare ai personaggi principali. La protagonista, Clary, mi è piaciuta davvero tanto, nonostante non sia il punto forte della saga. E' una ragazza semplice e con i normali problemi da adolescente, ma ho adorato il modo in cui affronta la complessa situazione nella quale viene catapultata all'improvviso. Certo, forse sembra accettare un po' troppo facilmente l'esistenza di tutte le creature soprannaturali che fino ad allora credeva fantastiche, ma ho apprezzato il fatto che non sia mai crollata nei momenti più disperati e che non si sia mai lasciata andare a crisi isteriche tipiche delle protagoniste young adult: "Perché a me?", "Rivoglio la vita di prima", "Non ce la posso fare", "E' una situazione più grande di me" e lamenti vari. Sin dall'inizio ha in mente una cosa soltanto, ovvero trovare e salvare sua madre, e la determinazione che dimostrerà nel corso de romanzo pur di raggiungere il suo scopo mi ha molto impressionato.

La star del romanzo, in ogni caso, è un'altra e si tratta di Jace Wayland. Quel sarcastico ed esasperante semi angelo biondo, dai continui sbalzi d'umore e dalla battuta sempre pronta, è a mio parere uno de migliori personaggi maschili di cui io abbia mai letto in un urban fantasy. Il bad boy dal cuore d'oro è un cliché trito e ritrito, si sa, ma Jace è molto più di questo. E' un adolescente che ha rinchiuso il suo cuore sotto strati di amarezza e delusione, maltrattato dal suo stesso padre, abbandonato da sua madre e incoraggiato sin da bambino che "amare significa distruggere ed essere amati significa essere distrutti". Il suo sarcasmo e la sua pungente ironia, capaci di strappare un sorriso anche al più cinico dei lettori, non sono altro che un'affascinante e seducente maschera indossata per celare la vulnerabilità che cova dentro di lui, desiderosa di mostrarsi e allo stesso tempo inchiodata nell'oscurità dalla paura di essere ferito, dalla paura di essere distrutto. Ed è proprio questa paura che si accenderà all'improvviso in Jace quando farà la conoscenza di Clary, una minuta ragazzina all'apparenza come tante altre, ma capace di entrargli dentro come nessun altro. E se, di nuovo, la brava ragazza che salva il bad boy è un cliché abusato, qui ci troviamo di fronte a molto di più. Perché il rapporto tra Jace e Clary è uno dei più veri e intensi di cui abbia mai letto, perché il loro amore è riuscito a farmi palpitare il cuore ad un semplice sguardo o ad uno sfiorarsi di mani. Perché loro hanno quel tipo di amore che, citando testualmente, può "bruciare il mondo intero o innalzarlo alla gloria". Un amore che, sì, minaccia di distruggerli, ma è al tempo stesso la promessa di una salvezza di cui non credevano di avere bisogno. 
Il loro rapporto nasce e si sviluppa lentamente, tanto che sarà possibile, pagina dopo pagina, assistere alla nascita di questi sentimenti e al loro continuo evolversi. Niente romanticismo forzato o dichiarazioni di amore eterno dopo soli due giorni, niente dimostrazioni eclatanti o frasi eccessivamente melense che rendono il tutto ridicolo: entrambi scopriranno l'amore nel modo più delicato e intenso possibile, come un disegno tracciato con cura ed estrema precisione. Sarà un amore grande, è vero, ma per niente affrettato o mai estremizzato. Un amore che non può lasciare indifferenti e che crescerà, sempre di più, libro dopo libro, senza trovare mai un limite massimo. 

Lo stile dell'autrice è scorrevole e forse talvolta troppo semplice: le descrizioni sono limitate e vi è una prevalenza di dialoghi, specialmente nel primo romanzo. Il libro è principalmente introduttivo, tuttavia non mancherà l'azione o la suspense: la Clare non si è risparmiata e ha arricchito Città di Ossa di domande senza risposte, colpi di scena mozzafiato e tanti, tanti sentimenti. Non sto dicendo che questo sia un romanzo sentimentale dove il resto è in secondo piano, tutt'altro: l'autrice è riuscita a mescolare alla perfezione le vicende amorose con la trama del libro, creando un'opera completa. Completa perché riesce a farti trattenere il fiato per un combattimento un momento prima e a farti scoppiare il cuore per Jace e Clary il momento dopo, completa perché nel giro di qualche centinaio di pagine ti bombarda di sentimenti diversi senza mai fermarsi un secondo. E piano piano queste emozioni diventano come una droga, qualcosa da cui sei dipendenti e di cui hai bisogno per respirare: prima di rendertene conto hai terminato il libro e hai bisogno dei seguenti; e di quelli dopo e vorresti che non finisse mai. Non riesci a fermarti e non lo vuoi fare, risucchiato come sei nel vortice di emozioni che la Clare ha scatenato attorno a te.

Mi rendo conto di essermi dilungata e di aver accennato, talvolta, a Città di Cenere e Città di Vetro; mi dispiace, ma è stato più forte di me. Ho tentato però di evitare ogni spoiler, perché questa recensione possa essere letta anche da chi non ha mai iniziato la saga. E proprio a voi, che ancora siete indecisi se entrare nel mondo della Clare o meno, dico: buttatevi. Catapultatevi a scoprire questa magnifica saga e lasciatevi travolgere da essa. 
Città di Ossa è stata una lettura incredibile, che mi ha conquistato sotto ogni aspetto. Ho conosciuto personaggi talmente vividi da sembrare miei amici, ho avuto modo di vivere avventure entusiasmanti e sentimenti strazianti, ho sussultato di fronte ai colpi di scena e sono stata trasportata dalla corrente di emozioni che pervade ogni singola riga del romanzo. Riservo il punteggio pieno ai volumi seguenti, che so essere ancora migliori (e di cui, tra l'altro, non vedo l'ora di parlarvi), ma credetemi quando vi dico che leggere questo romanzo è stata per me una delle avventure più intense ed emozionanti che mi sia mai capitato di fare.

VOTO: 4,5

Ah, un'ultima cosa riguardo l'adattamento cinematografico. Io non credo di avere mai visto un cast migliore di questo: non c'è un solo personaggio per il quale è stato scelto un attore inadeguato. Clary è perfetta, così come Jace e Simon e Alec e Magnus e chiunque altro. Davvero, complimenti a registi e sceneggiatori per il lavoro svolto! Vi lascio il trailer, nel caso qualcuno di voi se lo sia lasciato sfuggire.
Credo davvero che sarà un film fantastico.


7 commenti:

  1. Wow, che ricca e bella recensione, mi è piaciuta molto!! ^^ Io penso di essere una delle 4 o 5 persone sul pianeta che non hanno ancora iniziato la serie XD... ma recupererò, tanto più che le descrizioni di molti dei personaggi che hai elencato mi sono piaciute! ;D

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    1. Grazie mille *-* Sono contenta che ti sia piaciuta :D
      So che è inutile ripeterlo dopo la recensione super entusiasta, ma ti consiglio di cuore questa saga. Merita davvero! Manca poco al film poi, perciò hai un'occasione in più per cominciarla ^__^

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  2. Sophie, ti faccio compagnia: nemmeno io l'ho iniziata, ma ho intenzione di farlo prestissimo :)

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    1. Merita davvero di essere letta! Fammi sapere se la leggerai, sono curiosa di sapere se ti piacerà :D

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    2. Appena finito e recensito. Concordiamo ;)

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  3. E' una saga davvero davvero molto bella. A me personalmente ha preso davvero tanto. Io ormai ho letto tutti i libri che sono usciti e non vedo l'ora di acquistare quelli che mancano per vedere come va a finire. E' una storia intrecciata molto sugli affetti (ragazza-ragazzo, migliori amici, genitori-figli) che legano il mondo del male e del bene in continuazione in modo da creare sempre problemi o conclusioni inaspettate. Personalmente mi sono ritrovata molto nel comportamento, nelle caratteristiche, o nel modo di agire di alcuni personaggi. Credo che l'autrice sia davvero riuscita a creare un mondo meraviglioso all'interno del suo libro. L'unico dato negativo che potrei mettere è che a volte la storia di Jace e Clary ti porta all'esasperazione perchè è molto complicata e non riescono a stare davvero insieme per piu di due pagine prima che qualcosa li allontani di nuovo! veramente stupendo comunque!!

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  4. Shadowhunters città di ossa e in generale tutta la saga è stata una buona lettura perché oltre ad avere una solida e resistente trama alla base, non mi ha mai annoiata! Aspetto con ansia l'uascita del sesto e ultimo libro per scoprire quale sarà il finale e dire malincomicamente addio a questa bellissima saga. La cosa che mi è piaciuta di più è l'intraprendenza di Clary e la passione e determinazione che ci mette in tutte le situazioni difficili, perché il mondo degli shadowhunters è il suo mondo e anche se tutti vercano di proteggerla lei fa sempre di tutto per riuscire a farne parte.

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