domenica 23 giugno 2013

Recensione: Baciata da un Angelo - L'Amore e l'Odio


TITOLO: Baciata da un Angelo - L'Amore e l'Odio
AUTORE: Elizabeth Chandler
EDITORE: Newton Compton
PAGINE: 288 
PREZZO: 12,90 €
TRAMA: Ivy conosce l'amore, e sa che il legame tra due persone può essere più forte dell'odio, dei pericoli, della morte stessa. Ha scoperto che c'è un'altra esistenza e un altro mondo oltre al nostro. Tristan, il suo eterno amore, che è stato ucciso dal folle Gregory, l'ha sempre protetta, e come il più fedele degli angeli custodi l'ha salvata dalla morte. Ma il pericolo incombe ancora. Gregory è ormai un demone potente, che nelle tenebre brama vendetta. Per combatterlo Tristan non ha esitato a infrangere le sacre leggi che regolano i rapporti tra il mondo dei vivi e quello degli angeli, perdendo così i suoi poteri. È stato scagliato di nuovo sulla Terra e relegato nel corpo mortale di un sospetto assassino braccato dalla polizia. Ma è una vera punizione? Oppure è un miracolo poter toccare, baciare, stringere le mani del suo amore? Per ritrovarsi, Tristan e Ivy dovranno lottare per scoprire la verità sull'omicidio di cui è accusato il ragazzo, ma dovranno muoversi in fretta... Troppe terribili coincidenze si stanno susseguendo e quando il sangue torna a scorrere diventa chiaro che Gregory non si arrenderà mai. La battaglia tra l'odio e l'amore è appena cominciata.

La mia recensione: Baciata da un Angelo - l'Amore e l'Odio è il quinto volume della saga Kissed by an Angel di Elizabeth Chandler, iniziata come una trilogia e ampliata in seguito con l'aggiunta di altri tre volumi. La trilogia originaria ci aveva fatto conoscere Tristan ed Ivy, catturandoci nel vortice del loro amore e conquistandoci grazie ad una storia commovente e davvero, davvero emozionante. Dopo l'assassinio di Tristan da parte di Gregory, il ragazzo era rimasto sulla terra sotto forma di angelo, con lo scopo di proteggere Ivy dai malvagi propositi del suo fratellastro. Compiuta la sua missione, Tristan se n'era andato, lasciando ad Ivy la possibilità di ricostruirsi una vita al fianco dell'umano Will.

In Baciata da un Angelo - In fondo al cuore (qui la mia recensione), avevamo assistito al ritorno di Tristan nel nostro mondo, dopo esser stato cacciato dal paradiso per aver salvato la vita di Ivy ed essere perciò diventato un angelo caduto. Il corpo nel quale era stato mandato, tuttavia, era quello del criminale Luke, accusato di aver assassinato la sua ragazza Corinne: per questo motivo Tristan era stato costretto a darsi alla fuga, impossibilitato, ancora una volta, a stare con l'amore della sua vita. Tristan, però, non era l'unico spirito tornato nel mondo dei vivi: anche Gregory aveva fatto ritorno, sempre più assetato di vendetta e con un solo scopo in testa: far soffrire Ivy.

La lettura del quarto volume mi aveva convinta, nonostante le titubanze iniziali: l'autrice aveva mantenuto uno stile lineare alla trilogia originale ed era riuscita a farmi rivivere l'amore incondizionato che univa Tristan ed Ivy, senza banalizzare la trama o penalizzare i personaggi con l'aggiunta di un nuovo volume. In questo quinto romanzo, tuttavia, mi duole dire di aver intravisto un calo di qualità, che ha riguardato in generale l'intera storia.
Il libro si concentra interamente sugli sforzi d Ivy e Tristan di provare l'innocenza di Luke, così che possano finalmente stare insieme e godere del loro amore alla luce del sole. Dall'altra parte, tuttavia, vi sono i continui sforzi di Gregory di rovinare la vita a Ivy: il suo spirito mira ad isolare la protagonista, utilizzando come strumento per raggiungere i suoi scopi l'influenza mentale che riesce ad esercitare su Beth. Messa da parte anche da Will, ad Ivy non rimane altra scelta se non quella di lottare contro Gregory ancora una volta, prima che riesca a distruggere quanto di buono c'è nella sua vita.

Innanzitutto devo dire di aver trovato questo romanzo alquanto banale: nonostante le continue rivelazioni, spacciate per colpi di scena, gran parte degli avvenimenti sono facilmente prevedibili e, perciò, spesso noiosi.  Certe situazioni sono tanto paradossali da risultare quasi ridicole e, anche se pare ovvio il tentativo dell'autrice di arricchire il classico urban fantasy con elementi di mistero e thriller, pare altrettanto ovvio la sua incapacità di riuscire nel tentativo. Ivy si improvvisa detective professionista e riesce a scoprire nel giro di pochi giorni indizi e prove che erano sfuggite ai poliziotti per mesi; tutti sembrano aprirsi con lei e rivelarle segreti importantissimi, praticamente servendole su un piatto d'argento le prove per la scarcerazione di Luke. Il tutto risulta incredibilmente forzato e irreale, persino per un fantasy.
Anche il rapporto tra Tristan ed Ivy ha subito un calo di qualità: troppe frasi melense e pochi fatti concreti, troppe considerazioni filosofiche sull'importanza del vero amore e poche dimostrazioni reali di questo sentimento. Anche i personaggi si sono rivelati un punto di svantaggio: mentre quelli principali hanno mantenuto la stessa buona caratterizzazione della trilogia originaria, quelli "nuovi", introdotti soltanto nel volume precedente, hanno svolto un ruolo estremamente marginale, di semplice strumento o decorazione.

Un altro dei problemi principali di questo romanzo è il distacco con il quale l'ho letto: le lacrime che mi aveva procurato la trilogia originaria sembrano lontane anni luce dall'indifferenza che ho provato per gran parte della lettura, sia verso i personaggi che verso la trama in generale. Ricordo un solo momento che è stato capace di farmi venire un groppo in gola, ovvero la visita di Tristan (nel corpo di Luke) alla sua vecchia casa e l'incontro con i suoi genitori, incapaci di riconoscere in lui il figlio perduto. Le parole del padre, colpito da Luke e spinto dall'istinto paterno ad affermare che, guardandolo, non riesce a smettere di pensare al figlio, mi hanno commosso. Banale, sì. Scontato, certo. Ma sempre capace di farmi venire gli occhi lucidi, più al pensiero del Tristan che avevo conosciuto tempo fa che alla visione di questa sua nuova versione.

Nel complesso, non so ben spiegare cosa non abbia funzionato in questo romanzo: ho come la sensazione che l'autrice volesse creare una storia di mistero, con grande suspense e svariati colpi di scena, ma che invece non abbia saputo gestire la portata degli argomenti che voleva trattare (come omicidio e violenza), ottenendo come risultato una brodaglia di elementi differenti gettati alla rinfusa e in modo caotico. Quando temi importanti come quelli sopra citati vengono trattati con leggerezza, è automatico il risultato scadente. Questo, unito alla banalità di certe situazioni e alla prevedibilità di gran parte dei colpi di scena, contribuisce a rendere il libro deludente, specialmente se paragonato ai suoi predecessori.
Dare un voto è difficile, dato che sono molto affezionata a questa saga e che, nonostante i difetti che ho riscontrato in questo volume, riesce a mantenere il posto di rilievo che si era guadagnata tempo fa. Forse l'autrice si sarebbe dovuta fermare dopo la trilogia originale, forse non avrebbe dovuto forzare la mano alla disperata ricerca di qualcosa di nuovo da aggiungere. O forse questo libro era un caso isolato e il sesto ed ultimo romanzo della saga si rivelerà un successo. Non lo so di preciso, per ora gli concedo il beneficio del dubbio, incapace però di dare una valutazione alta come quella che contraddistingueva i precedenti volumi.

VOTO: 3 stelle. 

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