domenica 24 febbraio 2013

Recensione: Starters

starters-price-sperling TITOLO: Starters
AUTORE: Lissa Price
EDITORE: Sperling & Kupfer
PREZZO: 14,90 €
TRAMA: In un futuro non molto lontano, in un mondo devastato dalla guerra e dalla fame, una terribile pandemia ha decimato la popolazione adulta tra i 20 e i 60 anni, lasciando in vita solo i giovani e i vecchi. Ora, in una società senza speranza, i giovani combattono per un futuro che non esiste più e i vecchi sognano un passato che non tornerà mai. Per questo molti anziani affittano illegalmente il corpo di ragazzi disperati, pur di rivivere emozioni perse per sempre. Callie ha sedici anni e ha visto morire i suoi genitori. Senza una casa, senza un soldo e con un fratellino malato a cui badare, non ha altra scelta che mettere il proprio corpo in affitto. Si trova così intrappolata in un gioco più pericoloso di quanto avesse mai immaginato…

La mia recensione: Ho acquistato Starters qualche mese fa, incuriosita dalla cover (magnifica), dal genere (era un periodo in cui andavo matta per il distopico- non che adesso sia cambiato qualcosa) e dalla scritta che avevo letto non so dove e che lo indicava come "il degno erede di Hunger Games". A lettura ultimata non posso dire di essere rimasta delusa, però forse le mie aspettative sono state in parte abbattute.

Credo che tutti i lettori dovrebbero imparare ad iniziare un libro senza aspettative, perché spesso, nonostante il libro sia buono, il giudizio viene abbassato da quello che ci aspettavamo di leggere e che invece non abbiamo trovato. Con Starters è successa un po' questa cosa: mi aspettavo un distopico meraviglioso, un gioiello nel suo genere e invece ho trovato un libro sì, carino, ma nulla di memorabile.
La trama è decisamente originale e ben costruita: la società futura dove vive la nostra protagonista Callie è una società nella quale la popolazione tra i 20 e i 60 anni è stata completamente sterminata dalla Guerra delle Spore, alla quale sono sopravvissuti solo gli Starters (gli adolescenti) e gli Enders (gli anziani). Sono proprio questi ultimi, gli Enders, a detenere il potere e a governare senza pietà su tutta la popolazione; mentre gli Starters (quelli che non hanno nonni ancora in vita) sono costretti a vivere per le strade e a fuggire dalla polizia, i quali fanno di tutti per scovarli e spedirli nei tanto temuti istituti.
E' in questo contesto desolato che Callie, una ragazza di soli quindici anni, orfana di entrambi i genitori e unico punto di riferimento per il fratellino Tyler, decide di visitare rivolgersi alla Prime Destination, un'associazione che affitta il corpo di giovani Starters ad alcuni ricchissimi Enders, i quali desiderano vivere di nuovo le emozioni della gioventù. La procedura è semplice: un chip viene installato nella testa dei donatori e, per un periodo che può andare da una settimana a vari mesi, gli Enders hanno pieno possesso del corpo. Callie è esitante all'inizio, ma quando si renderà conto che il fratellino Tyler e gravemente malato e che fare poche donazioni potrebbe bastare a sostenerla economicamente per tutta la vita (gli Endersi pagano cifre esorbitante per questi "affitti"), decide di accettare.
Ma durante il noleggio di Callie qualcosa va storto. Il chip si rivela malfunzionante, la ragazza si sveglia nel bel mezzo del noleggio, ed ha inizio un vero e proprio incubo...

Come ho già detto, ho trovato la trama molto originale. L'autrice ha saputo creare un mondo distopico tutto suo, ben caratterizzato e capace di fare da sfondo perfetto alle vicende che si svolgeranno.
I personaggi, invece, non mi hanno convinta particolarmente. Credo che Callie sia l'unico personaggio a ricevere una caratterizzazione psicologica, dato che il resto delle figure appare sbiadito e di semplice contorno, come se ogni persona non fosse altro che una comparsa posizionata in un determinato luogo per svolgere una determinata azione.
Callie, la protagonista della nostra storia, è una ragazza forte e determinata a prendersi cura del fratellino, qualunque cosa accada. Mi è piaciuta la sua tenacia e la sua forza di volontà, che l'hanno resa capace di affrontare la spinosa situazione nella quale si è trovata coinvolta a sua insaputa. A non essermi piaciuti quasi per niente, invece, sono i due personaggi maschili, Michael e Blake.
Michael è un amico di Callie che, sin dalla famosa Guerra delle Spore, è rimasto al suo fianco aiutandola a sopravvivere alla vita nella strada. C'è un bel rapporto tra i due, una profonda amicizia che sfuma in qualcosa di più, ma purtroppo questo rapporto non viene approfondito, proprio come lo stesso personaggio di Michael. Se l'autrice voleva creare una sorta di triangolo, avrebbe dovuto dare maggiore spessore al sentimento che lega Callie a Michael, dato che per gran parte del libro ci sono momento dove i due si fanno gli occhi dolci, alternati a settimane nei quali non si vedono e tuttavia nella mente di Callie non c'è neanche l'ombra di un pensiero rivolto al suo amico.
Blake, se possibile, mi è piaciuto ancora meno di Michael. L'ho trovato un personaggio abbastanza inutile a dir la verità: esce con Callie, non si parlano per qualche giorno, poi sono di nuovo insieme, poi litigano, fanno pace... Insomma mi è sembrato un personaggio messo da parte e tirato nella storia a piacimento della protagonista, come se non avesse una volontà propria.
Per il resto dei personaggi non ho molto da aggiungere: Helen mi è piaciuta, più che altro perché ha sfatato il mito degli Ender tutti cattivi; il Vecchio è sicuramente un personaggio intrigante, non si capisce bene quali siano i suoi scopi alla fine e per questo mi incuriosisce parecchio; Sara poteva rivelarsi un buon personaggio, ma il modo in cui è uscita di scena mi ha fatto pensare di nuovo a quelle figure costruite perché facciano una determinata cosa.

Lo stile dell'autrice è scorrevole e molto semplice, un fattore che ti aiuta a terminare il libro in pochi giorni. Trovo un po' lento il modo in cui è stata sviluppata la trama, con la presenza di alcuni passaggi a mio parere inutili per la storia (gran parte dei momenti di Callie e Blake, per esempio, che mi hanno più che altro annoiata); mentre alcune situazioni sono state sbrigate in modo frettoloso e poco chiaro, come se l'autrice volesse liquidare velocemente una vicenda che invece meritava più attenzione.
Ho invece adorato il finale. Dopo tutti i misteri, le domande e le incomprensioni delle pagine precedenti, i capitoli finali sono un capolavoro. Personalmente ho sempre amato i colpi di scena, motivo per cui leggere la rivelazione finale che il senatore Harrison (un personaggio che non mi aveva trasmesso nulla per tre quarti del libro ma che ha finito con il conquistarsi tutta la mia simpatia) fa a Callie ha alzato notevolmente il mio giudizio sul libro. Ero tranquillamente sdraiata sul letto a leggere, quando le parole del senatore mi hanno fatto fare un salto enorme e pronunciare un'esclamazione che ha rischiato di svegliare tutte le persone in casa all'una di notte. Sul serio, è stata una trovata incredibile che ha riscattato gran parte della storia, sorprendendomi e lasciandomi a bocca aperta.

Se l'autrice non avesse avuto il lampo di genio del finale probabilmente il voto sarebbe stato sì positivo, ma non molto alto. Invece si è guadagnata tutta la mia stima con quell'incredibile trovata, riuscendo a risollevare gran parte delle mie aspettative che, per la prima parte del romanzo, si erano scontrate con un bel po' di delusioni.

Voto: 8

6 commenti:

  1. Uno dei pochi romanzi che mi è piaciuto nonostante uno stile un po' anonimo ^^

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    1. Sono d'accordo, nel complesso è un libro che mi è piaciuto. Adesso aspetto il seguito! :D

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  2. Lo avevo iniziato e poi ho dovuto metterlo da parte, ma devo recuperarlo assolutamente!
    Comunque grazie alla tua recensione abbasserò un pochino le aspettative LOL

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    1. Sempre meglio avere basse aspettative e rimanere piacevolmente sorpresi che il contrario ^__^

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  3. Anche a me mi era piaciuto come libro!!!
    molto originale!

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    1. Sì, il mondo distopico che ha creato l'autrice è molto originale. La storia degli Enders, degli Starters, della Prime Destinations... sono tutti aspetti che mi sono piaciuti molto! :)

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