venerdì 20 luglio 2012

Recensione: Il Diario del Vampiro- Primo Ciclo (Il Risveglio + La Lotta + La Furia + La Messa Nera)

TITOLO: Il Diario del Vampiro- Il Risveglio
AUTORE: Lisa Jane Smith
TRAMA: Elena Gilbert è una ragazza d'oro, è bella, è brillante, ha tutto nella vita. Ma le sue giornate non hanno nulla di eccitante. Così, per cercare un po' di brivido, intreccia una relazione con il bel tenebroso Stefan. Ma Stefan nasconde un segreto, un segreto misterioso che potrà sconvolgere per sempre la vita della protagonista. Ha inizio così per Elena la più affascinante e pericolosa delle avventure. Una storia d'amore e odio, di luce e ombra, in cui Stefan e Damon, due vampiri fratelli contrapposti in una millenaria guerra, si contenderanno il suo cuore e il suo destino.


La mia recensione: Ho deciso di fare un'unica recensione per questi primi volumi della famosa saga di Lisa Jane Smith perché credo fermamente che questi quattro romanzi siano in realtà quattro parti di uno stesso libro. Oltre al numero estremamente breve di pagine per ogni libro, la trama è talmente lineare e continua da proseguire tra un libro e l'altro come se finisse un capitolo o, addirittura, una frase.
Prima di cominciare a parlare della saga, vorrei precisare che, per quanto ci abbia provato, il mio giudizio è stato inevitabilmente deviato dalla visione della serie tv The Vampire Diaries, ispirata a questi romanzi, con cui ha in comune solo il titolo e i nomi dei personaggi (solo alcuni, tra l'altro). Dopo aver visto la seconda stagione della serie tv e aver tanto sentito parlare della saga, la curiosità di vedere da dove venisse tanto successo è diventata enorme, così ho deciso di dare una possibilità alla Smith, per vedere quale dei pareri contrastanti che avevo sentito (di odio e amore verso la saga) fosse quello giusto per me.


Dopo aver concluso la lettura del primo volume, ero leggermente confusa. Non perché ci fosse qualcosa di complicato nella trama, ma perché la mia prima impressione su questo libro è stata quasi completamente assente. Né odio né amore, insomma. Solo vuoto e un senso di leggerezza assurdo. Poi, proseguendo con la lettura, ho scoperto che lo sviluppo della saga va di pari passo con quello della protagonista: vuoto e superficiale all'inizio, diventa più sopportabile col proseguire della storia, senza però mai riuscire a conquistare veramente il lettore.

Elena, come dice la trama stessa, è una ragazza bella, brillante e alla ricerca di un brivido che scuota la sua vita fin troppo perfetta. Punto. Non c'è altro dietro alla protagonista, una ragazza superficiale e senza carattere, che sceglie di volere Stefan, il misterioso e affascinante ragazzo nuovo, solo per curiosità. E magicamente dopo poche pagine si trova a dichiarargli amore eterno e rischiare il tutto e per tutto solamente perché sente di amarlo, anche se praticamente se ne accorge solo lei.
Non c'è un vero sentimento tra loro: da parte di Elena perché l'evolversi dei suoi sentimenti è talmente superficiale da sfiorare il ridicolo e da parte di Stefan perché come personaggio è praticamente assente, senza voce in capitolo. Non si capisce che carattere abbia, che emozioni provi, niente di niente.
Estremamente irritante è l'adorazione verso Elena, idolatrata come una dea anche quando in realtà l'unica cosa che io avrei voluto fare sarebbe stato entrare nel libro e strangolarla.

Damon, da parte sua, è un punto a favore dell'autrice. Certo, non raggiunge il fascino creato dall'attore Ian Somerhalder, ma sto tentando il più possibile di distaccarmi dalla serie tv per dare un giudizio che riguardi interamente i libri. Col suo fascino intramontabile da cattivo ragazzo, risulta sicuramente più gradevole del fratello. Le amiche di Elena hanno più carattere della stessa protagonista, risultando più simpatiche di lei, tanto da sperare che il loro ruolo sia sempre maggiore, cosa che, nel caso di Bonnie, avviene.
Eppure, nonostante alcuni personaggi più reali di altri, non ho saputo immedesimarmi in nessuno in particolare, tanto da leggere la storia con un senso di estraneità e freddo distacco.
Ho apprezzato particolarmente i flashback sul passato dei fratelli Salvatore e Katherine, anche se la fine dedicata a quest'ultima è stata secondo me alquanto insulsa, considerato tutto quello che l'aveva vista coinvolta nei primi due romanzi.

Un punto a favore della Smith è lo stile. Niente di impegnativo, ma almeno non pesante o difficile da digerire. La trama non è male, semplicemente lo sviluppo della storia è a mio parere affrettato e sconclusionato. Se l'autrice avesse sviluppato la storia in modo più abile, avrebbe potuto contemporaneamente illustrare l'evoluzione dei personaggi, rendendo più gradevole al lettore la presenza di Elena e company.

Alla fine non so bene dire se la saga mi sia piaciuta o meno. Lo stile fresco e limpido della Smith rendono il romanzo leggibile in poche ore, facendo trascorrere un pomeriggio tranquillo senza però colpire particolarmente. Senza dubbio non leggerò le numerose aggiunte che la saga ha ricevuto con il passare degli anni, fermandomi alla serie originale composta da questi quattro libri (Il Risveglio, La Lotta, La Furia e La Messa Nera).

So che questa non è una delle mie migliori recensioni, specialmente considerando che è la recensione di ben quattro libri, ma la verità è che non so cosa dire. Non ho provato sentimenti particolarmente profondi verso la serie, tanto da poter dire la trama e non molto altro. Non voglio nemmeno svelare troppo a chi non abbia ancora iniziato la serie e abbia intenzione di farlo, perciò mi limito a questo: lo consiglio? Non lo so. Personalmente, non la vedo come una saga per cui spendere soldi, ma nemmeno una così terribile. Qualcosa di leggero (molto leggero) per passare un pomeriggio tranquillo, senza aspettarsi niente di entusiasmante. 

VOTO: 3 Stelle.

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