domenica 29 luglio 2012

Recensione: Schegge di Me

schegge-di-me-mafi-rizzoli TITOLO: Schegge di me
AUTORE: Tahereh Mafi
TRAMA: 264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.

La mia recensione: Quando ho iniziato Schegge di me avevo GRANDI aspettative, alimentate dai vari pareri positivi che avevo trovato in rete e dalla mia idea di trovare un romanzo originale, romantico, intenso e ben fatto. Purtroppo, nonostante alcuni aspetti che sono riusciti a coinvolgermi, parecchi sono i punti che mi hanno invece fatto storcere il naso e che hanno abbassato il mio giudizio sul libro. Ma andiamo in ordine.


Schegge di me è il primo romanzo di una nuova trilogia distopica dell'autrice esordiente Tahereh Mafi, ambientato in un futuro dove il mondo come lo conosciamo noi non esiste più, distrutto dall'uomo e portato al limite della vivibilità. In questo scenario quasi apocalittico, vediamo la diciassettenne Juliette rinchiusa in una cella da 264 giorni, senza nessun contatto umano dal momento in cui è stata arrestata e isolata dal resto del mondo. Questo perché Juliette ha un dono - o una maledizione - ovvero quello di sottrarre energia vitale semplicemente attraverso il suo tocco. Questa particolarità l'ha portata ad essere derisa ed evitata da chiunque incrociasse la sua strada, compresa la sua stessa famiglia.
I giorni proseguono uguali l'uno all'altro all'interno della cella, fino a quando qualcosa non cambia. Adam, un ragazzo tornato dal passato di Juliette, viene rinchiuso in cella insieme a lei e lui, a differenza di tutti gli altri, non è spaventato da lei e dal suo tocco. Poi, dopo pochi giorni, nella vita di Juliette entra Warner, il capo della Restaurazione, un ragazzo spietato e calcolatore che ha deciso di utilizzare il potere di Juliette come arma contro i ribelli. E Juliette si trova di colpo di fronte ad una scelta...

Lo stile dell'autrice è qualcosa di completamente nuovo: poetico e ricco di metafore, è caratterizzato dalla presenza di frasi barrate, in questo modo, e altre scritte
invece
così.
E' uno stile che si ama o si odia. Io personalmente, seppur adori la sfumatura poetica utilizzata dalla Mafi, l'ho trovato a tratti fastidioso e disturbante per la concentrazione. Tuttavia è una tecnica decisamente efficace per entrare a fondo nella mente della protagonista e comprenderne i pensieri e i sentimenti, cosa che forse non sarebbe avvenuta con uno stile diverso.
Per quanto riguarda la trama è decisamente intrigante, seppur ricordi vagamente - non troppo vagamente in effetti - la serie X-Men, in più di un aspetto.
Un punto che secondo me l'autrice non ha saputo sfruttare al meglio è il contesto in cui la trama si sviluppa. Il mondo descritto da Tahereh Mafi meritava più delle poche pagine che gli sono state dedicate in questo primo volume e spero che sia un aspetto del romanzo che verrà chiarito in seguito.

Parlando dei personaggi, arriviamo secondo me al problema maggiore del libro.
Juliette è l'unico personaggio con un minimo di caratterizzazione interiore. Grazie allo stile scelto dall'autrice, infatti, è possibile capire a fondo i timori e le insicurezza della ragazza, il suo senso di spaesamento, ingiustizia e confusione verso un mondo che l'ha sempre rifiutata e di colpo la vuole sfruttare per i propri scopi. Non è un personaggio che mi ha colpito particolarmente, devo ammetterlo, però perlomeno ha un carattere, cosa che non ho trovato invece nel resto dei personaggi. Specialmente in Adam.
Adam sostanzialmente è: bello, muscoloso e con gli occhi blu. Questo è quello che dice Juliette per circa metà del libro e nell'altra metà l'autrice non ha fatto molto per dare un carattere al ragazzo, perciò alla fine non sono riuscita a sentirmi coinvolta nelle vicende che lo riguardavano.
Warner è un personaggio particolare: spietato e crudele, nasconde tuttavia una facciata dolce, che desidera semplicemente l'accettazione degli altri. Il ragazzo svilupperà una vera e propria ossessione verso Juliette, la sua distorta idea di amore e affetto.
Diciamocelo chiaro e tondo: Warner è uno psicopatico. Potrà anche fare tenerezza in alcune parti del romanzo, ma ciò non toglie che sia malato di mente. Tuttavia, bel personaggio o meno, è comunque meglio caratterizzato di Adam, che proprio non è riuscito a trasmettermi niente.
Lo stesso per la storia d'amore tra i due protagonisti. Nasce dal nulla, si sviluppa in due giorni ed è presente in maniera esorbitante per quasi tutto il libro. Come ormai avrete capito, io adoro le storie romantiche, ma una cosa che detesto è il suo evolversi in poche pagine e il raggiungere il massimo della devozione a metà libro. Senza contare le smancerie scambiatesi tra i due protagonisti nei momenti meno opportuni (sparatoria in corso).

Alla fine posso dire di aver apprezzato Schegge di Me, che tuttavia non ha raggiunto le mie aspettative. E' più una storia d'amore che un fantasy: un romanzo leggero e per nulla impegnativo dove l'elemento distopico è appena accennato. Consigliato a chi ha voglia di qualcosa di originale ma senza grandi pretese.

VOTO: 3,5 Stelle.

6 commenti:

  1. Bella racensione, come sai io ho adorato questo libro però capisco i motivi per cui tu non sei riuscita a fartelo piacere. Non sei l'unica e sono arrivata alla conclusione che questo libro o si ama o si odia, in special modo per lo stile della Mafi. In ogni caso spero tanto che i tuoi desideri per il prossimo libro siano esauditi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie :) Ho letto infatti la tua recensione e molte altre che esprimono grande entusiasmo verso "Schegge di me". Hai ragione, è proprio un libro che o si ama o si odia!

      Elimina
    2. Concordo Glinda, come te io ho amato questo libro e ho trovato davvero particolare lo stile della Mafi.

      Elimina
  2. Come ho già detto in precedenza questo libro mi è piaciuto, pur non essendo uno dei miei preferiti.
    Sono d'accordo con te per quanto riguarda il personaggio di Adam...
    Invece la scrittura della Mafi mi piace. Spesso caratterizzata da frasi brevi è molto simile al modo in cui scrivo io ;p
    Però questo libro l'ho letto in circostanze "anomale" perchè ero in gita a Strasburgo con la scuola, quindi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' uno stile particolare, può piacere o meno, dipende da chi lo legge. Comunque la curiosità per il secondo sicuramente c'è! :D

      Elimina
  3. Bella recensione. Io ho amato questo libro, mi ha regalato tante emozioni e non vedo l'ora di poter leggere il suo seguito *-*

    RispondiElimina