Buonasera miei cari lettori!
Finalmente sono tornata con una nuova recensione, dopo un bel po' di giorni nei quali l'ispirazione mi aveva voltato le spalle. Il libro di cui vi parlo oggi è il bellissimo young adult fantasy di Sarah J. Maas, Il Trono di Ghiaccio!
AUTORE: Sarah J. Maas
EDITORE: Mondadori
PREZZO: 17,00 €
PAGINE: 468
TRAMA: Nessuno esce vivo dalle miniere di Endovier. Celaena, la migliore assassina nel regno di Adarlan, è lì rinchiusa da un anno e quando le offrono la possibilità di diventare sicario di corte, non esita neppure un istante ad accettare. Ma la lotta è appena all'inizio: Celaena deve affrontare ventitré contendenti. Se vincerà, diventerà la paladina del re e dopo quattro anni di servizio sarà libera.
Il Principe Ereditario è il suo maggiore alleato. Il Capitano delle Guardie la protegge. Entrambi la amano. Ma l'amore e il talento non bastano per vincere. Nel castello un pericolo insidioso è in agguato, e ben presto Celaena capisce che le persone di cui fidarsi sono sempre meno... A lei spetta il compito di estirpare l'oscura minaccia, prima che distrugga il loro mondo.
La mia recensione: Ad avermi avvicinato a questo romanzo sono stati i vari blog letterari che seguo, i quali l’uno dopo l’altro hanno cominciato a dedicare magnifiche e super positive recensioni ad un libro che, altrimenti, forse nemmeno avrei notato. Devo a loro la scoperta di questo incredibile young adult, che mi ha conquistato nel giro di poche pagine e non ha più mollato la presa su di me, rivelandosi un fantasy appassionante, coinvolgente e , lasciatemelo dire, difficile da dimenticare.
Prima di passare alla trama, è necessario specificare che esistono quattro racconti prequel che andrebbero letti prima del romanzo, in quanto chiariscono molti aspetti che, altrimenti, resterebbero sconosciuti e potrebbero creare confusione (lo dico perché è quello che è successo a me: ho scoperto dell’esistenza delle novelle solo dopo aver letto il libro ed è stato come cadere dalle nuvole). I quattro racconti ci narrano le vicende della sedicenne Celaena Sardothien, protagonista della nostra storia oltre che spietata assassina, e la serie di eventi che hanno portato alla sua cattura. All’inizio de Il Trono di Ghiaccio, infatti, la bellissima e crudele Celaena è rinchiusa ormai già da un anno nelle miniere di sale di Endovier e nel corso del romanzo ci viene rivelato ben poco riguardo le modalità della sua cattura o il suo passato; per questo motivo consiglio a chiunque ancora debba leggere questo libro di procurarsi prima i racconti, per gustarsi appieno la lettura.
Chiusa questa piccola parentesi, possiamo passare alla trama de Il Trono di Ghiaccio: come ho già detto, all’inizio del romanzo vediamo Celaena rinchiusa nelle miniere, costretta ai lavori forzati e stremata sia fisicamente che emotivamente. È in questo momento che arriva per lei una promessa di libertà: il principe ereditario Dorian le propone di diventare l’Assassina del Re e di rimanere al servizio della famiglia reale per cinque anni, in seguito ai quali potrà essere libera. Prima di diventare a tutti gli effetti l’Assassina del Re, tuttavia, Celaena dovrà partecipare ad una sorta di selezione nella quale si scontrerà con criminali e assassini provenienti da ogni parte del mondo, che come lei lotteranno con tutti loro stessi per la libertà. Celaena accetta la proposta e viene così condotta al Castello di Cristallo, dove ha inizio la sfida...
Sono molte le cose che mi sono piaciute di questo libro. Prima tra tutti, la protagonista: Celaena Sardothien è molto più di una banale assassina e l’autrice ce lo mostra sin dalle prime pagine. Dietro tanta bellezza, freddezza e sarcasmo è possibile scorgere la profondità e la forza di volontà di una diciottenne che è passata attraverso l’inferno e che ne è uscita vittoriosa. Nel corso del romanzo emergeranno diversi lati del suo carattere che contribuiranno a formare un quadro completo del vero volto dell’Assassina di Adarlan: vedremo la Celaena altruista, che sacrifica la sua vittoria per il bene altrui; vedremo la Celaena sensibile e vulnerabile, che soffre ancora al ricordo delle cicatrici del passato e che non riesce a dimenticare ciò che ha perso; vedremo una Celaena determinata e intraprendente, pronta a tutto pur di ottenere ciò che vuole; infine vedremo una Celaena innamorata e un po’ frivola, tutto ciò che rimane della sua adolescenza perduta. Mi rendo conto che, descritta in questo modo, la nostra assassina rischia di passare per il personaggio perfetto e senza difetti, ma vi assicuro che non è così. Celeane è coraggiosa, spontanea, affascinante, sveglia e sensibile, certo, ma sa essere anche immatura, insolente, orgogliosa e fastidiosamente testarda, e sono proprio queste suoi irritanti aspetti negativi che mi hanno fatto apprezzare appieno il suo personaggio.
L’opposto invece è successo con Chaol, il capo delle guardia reale e il responsabile dell’allenamento di Celaena, oltre che il migliore amico di Dorian. È raro che un personaggio maschile mi conquisti sin da subito, dato che solitamente bisogna prima passare attraverso gli strati di finta indifferenza e freddezza, ma con Chaol c’è stato un colpo di fulmine: l’ho amato sin dalla sua prima apparizione e ho subito deciso che sarebbe dovuto essere l’interesse amoroso di Celaena. Nel corso del libro, poi, il mio interesse per lui non ha fatto che aumentare, insieme al desiderio di conoscere nuovi tratti della sua complessa personalità. Si tratta infatti di un ragazzo serio e taciturno, che non mostra facilmente i propri pensieri, specialmente con le persone che conosce da poco. Man mano che la storia proseguirà sarà però possibile intravedere il suo animo valoroso e responsabile, oltre che al suo forte senso dell’onore e della morale, aspetti che, per certi versi mi hanno ricordato Quattro di Divergent. È molto simile a Celaena, più di quanto lui stesso voglia ammettere e li trovo davvero perfetti insieme, nonostante nel corso del romanzo non vi sia mai stato niente di concreto tra di loro. A differenziarli c’è la maturità di Chaol, di gran lunga maggiore di quella dell’assassina, e la sua razionalità, contrapposta all’avventatezza di Celaena.
Vi sono altri personaggi nella storia, tuttavia molti di loro sono stati, a mio parere, spesso trascurati. Il re di Adarlan, per esempio, con la sua spietatezza calcolatrice e sete di potere, aveva un grandissimo potenziale che risulta tuttavia sprecato dal momento che gli vengono dedicate ben poche scene. Un personaggio che invece ha ricevuto un’ottima caratterizzazione nonostante non sia uno dei protagonisti è Nehemia, la giovane, dolcissima e coraggiosa principessa che diventerà ben presto una carissima amica di Celaena: spero che in futuro avremo di nuovo modo di incontrarla.
Lo stile dell’autrice è scorrevole e semplice, tuttavia non sfocia nel banale e riesce a mantenere alta l’attenzione del lettore per tutta la durata del libro. La trama del romanzo è più complicata di quel che sembra, dotata di un intreccio avvincente e condita con la giusta dose di azione e di mistero. C’è anche la presenza della magia, specialmente nella seconda parte del libro, che tuttavia viene trattata, a mio parere, in modo alquanto sbrigativo, motivo per cui spero che verrà approfondita nel seguito. Un altro elemento che vorrei venisse maggiormente esplorato in futuro è la storia del mondo nel quale è ambientata la saga: la Maas ha creato una serie di Regni e Terre in puro stile fantasy, tuttavia non ha lasciato molto spazio alla sua descrizione e mi piacerebbe saperne di più. Ho apprezzato moltissimo invece il fatto che Il Trono di Ghiaccio mescoli al suo interno numerosi elementi differenti, spaziando dal fantasy al giallo e senza tralasciare un po’ di sano romance.
VOTO: 4.
Il Principe Ereditario è il suo maggiore alleato. Il Capitano delle Guardie la protegge. Entrambi la amano. Ma l'amore e il talento non bastano per vincere. Nel castello un pericolo insidioso è in agguato, e ben presto Celaena capisce che le persone di cui fidarsi sono sempre meno... A lei spetta il compito di estirpare l'oscura minaccia, prima che distrugga il loro mondo.
La mia recensione: Ad avermi avvicinato a questo romanzo sono stati i vari blog letterari che seguo, i quali l’uno dopo l’altro hanno cominciato a dedicare magnifiche e super positive recensioni ad un libro che, altrimenti, forse nemmeno avrei notato. Devo a loro la scoperta di questo incredibile young adult, che mi ha conquistato nel giro di poche pagine e non ha più mollato la presa su di me, rivelandosi un fantasy appassionante, coinvolgente e , lasciatemelo dire, difficile da dimenticare.
Prima di passare alla trama, è necessario specificare che esistono quattro racconti prequel che andrebbero letti prima del romanzo, in quanto chiariscono molti aspetti che, altrimenti, resterebbero sconosciuti e potrebbero creare confusione (lo dico perché è quello che è successo a me: ho scoperto dell’esistenza delle novelle solo dopo aver letto il libro ed è stato come cadere dalle nuvole). I quattro racconti ci narrano le vicende della sedicenne Celaena Sardothien, protagonista della nostra storia oltre che spietata assassina, e la serie di eventi che hanno portato alla sua cattura. All’inizio de Il Trono di Ghiaccio, infatti, la bellissima e crudele Celaena è rinchiusa ormai già da un anno nelle miniere di sale di Endovier e nel corso del romanzo ci viene rivelato ben poco riguardo le modalità della sua cattura o il suo passato; per questo motivo consiglio a chiunque ancora debba leggere questo libro di procurarsi prima i racconti, per gustarsi appieno la lettura.
Chiusa questa piccola parentesi, possiamo passare alla trama de Il Trono di Ghiaccio: come ho già detto, all’inizio del romanzo vediamo Celaena rinchiusa nelle miniere, costretta ai lavori forzati e stremata sia fisicamente che emotivamente. È in questo momento che arriva per lei una promessa di libertà: il principe ereditario Dorian le propone di diventare l’Assassina del Re e di rimanere al servizio della famiglia reale per cinque anni, in seguito ai quali potrà essere libera. Prima di diventare a tutti gli effetti l’Assassina del Re, tuttavia, Celaena dovrà partecipare ad una sorta di selezione nella quale si scontrerà con criminali e assassini provenienti da ogni parte del mondo, che come lei lotteranno con tutti loro stessi per la libertà. Celaena accetta la proposta e viene così condotta al Castello di Cristallo, dove ha inizio la sfida...
Sono molte le cose che mi sono piaciute di questo libro. Prima tra tutti, la protagonista: Celaena Sardothien è molto più di una banale assassina e l’autrice ce lo mostra sin dalle prime pagine. Dietro tanta bellezza, freddezza e sarcasmo è possibile scorgere la profondità e la forza di volontà di una diciottenne che è passata attraverso l’inferno e che ne è uscita vittoriosa. Nel corso del romanzo emergeranno diversi lati del suo carattere che contribuiranno a formare un quadro completo del vero volto dell’Assassina di Adarlan: vedremo la Celaena altruista, che sacrifica la sua vittoria per il bene altrui; vedremo la Celaena sensibile e vulnerabile, che soffre ancora al ricordo delle cicatrici del passato e che non riesce a dimenticare ciò che ha perso; vedremo una Celaena determinata e intraprendente, pronta a tutto pur di ottenere ciò che vuole; infine vedremo una Celaena innamorata e un po’ frivola, tutto ciò che rimane della sua adolescenza perduta. Mi rendo conto che, descritta in questo modo, la nostra assassina rischia di passare per il personaggio perfetto e senza difetti, ma vi assicuro che non è così. Celeane è coraggiosa, spontanea, affascinante, sveglia e sensibile, certo, ma sa essere anche immatura, insolente, orgogliosa e fastidiosamente testarda, e sono proprio queste suoi irritanti aspetti negativi che mi hanno fatto apprezzare appieno il suo personaggio.
"Le biblioteche traboccavano di idee, forse più potenti e pericolose di qualsiasi arma."Oltre alla protagonista, vi sono altri due personaggi che potrebbero essere considerati principali: Dorian e Chaol. Dorian è il principe ereditario del Regno, un ragazzo sicuro di sé, leale, premuroso e consapevole del proprio fascino. Non posso dire di averlo odiato, lo ammetto, però nemmeno di averlo apprezzato completamente. Non riesco a spiegarne il motivo, ma fin dalla sua prima comparsa l’ho trovato alquanto fastidioso e seccante, oltre che dannatamente viziato (sì, so che è un principe; no, questo non lo giustifica). Nel corso del romanzo ho imparato a guardarlo con più oggettività e ad apprezzarne la dolcezza e l’affettuosità; tuttavia non sono mai riuscita ad entrare in sintonia con lui al cento per cento.
L’opposto invece è successo con Chaol, il capo delle guardia reale e il responsabile dell’allenamento di Celaena, oltre che il migliore amico di Dorian. È raro che un personaggio maschile mi conquisti sin da subito, dato che solitamente bisogna prima passare attraverso gli strati di finta indifferenza e freddezza, ma con Chaol c’è stato un colpo di fulmine: l’ho amato sin dalla sua prima apparizione e ho subito deciso che sarebbe dovuto essere l’interesse amoroso di Celaena. Nel corso del libro, poi, il mio interesse per lui non ha fatto che aumentare, insieme al desiderio di conoscere nuovi tratti della sua complessa personalità. Si tratta infatti di un ragazzo serio e taciturno, che non mostra facilmente i propri pensieri, specialmente con le persone che conosce da poco. Man mano che la storia proseguirà sarà però possibile intravedere il suo animo valoroso e responsabile, oltre che al suo forte senso dell’onore e della morale, aspetti che, per certi versi mi hanno ricordato Quattro di Divergent. È molto simile a Celaena, più di quanto lui stesso voglia ammettere e li trovo davvero perfetti insieme, nonostante nel corso del romanzo non vi sia mai stato niente di concreto tra di loro. A differenziarli c’è la maturità di Chaol, di gran lunga maggiore di quella dell’assassina, e la sua razionalità, contrapposta all’avventatezza di Celaena.
Vi sono altri personaggi nella storia, tuttavia molti di loro sono stati, a mio parere, spesso trascurati. Il re di Adarlan, per esempio, con la sua spietatezza calcolatrice e sete di potere, aveva un grandissimo potenziale che risulta tuttavia sprecato dal momento che gli vengono dedicate ben poche scene. Un personaggio che invece ha ricevuto un’ottima caratterizzazione nonostante non sia uno dei protagonisti è Nehemia, la giovane, dolcissima e coraggiosa principessa che diventerà ben presto una carissima amica di Celaena: spero che in futuro avremo di nuovo modo di incontrarla.
Lo stile dell’autrice è scorrevole e semplice, tuttavia non sfocia nel banale e riesce a mantenere alta l’attenzione del lettore per tutta la durata del libro. La trama del romanzo è più complicata di quel che sembra, dotata di un intreccio avvincente e condita con la giusta dose di azione e di mistero. C’è anche la presenza della magia, specialmente nella seconda parte del libro, che tuttavia viene trattata, a mio parere, in modo alquanto sbrigativo, motivo per cui spero che verrà approfondita nel seguito. Un altro elemento che vorrei venisse maggiormente esplorato in futuro è la storia del mondo nel quale è ambientata la saga: la Maas ha creato una serie di Regni e Terre in puro stile fantasy, tuttavia non ha lasciato molto spazio alla sua descrizione e mi piacerebbe saperne di più. Ho apprezzato moltissimo invece il fatto che Il Trono di Ghiaccio mescoli al suo interno numerosi elementi differenti, spaziando dal fantasy al giallo e senza tralasciare un po’ di sano romance.
"Il mio nome è Celaena Sardothien e non avrò paura."Ricapitolando, non posso che consigliare questo libro: un fantasy originale, innovativo e appassionante, con personaggi dotati di una buona caratterizzazione e con il suggestivo sfondo di una terra magica. Le scene d’azione magnificamente descritte sono alternate a momenti esilaranti e ad altri commoventi che ci vengono regalati da Celaena, una delle migliori protagonisti di questo genere. Un libro che non vi deluderà e che vi terrà compagnia per qualche giorno, donandovi tante emozioni e lasciandovi trepidante di avere il seguito.
VOTO: 4.
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