venerdì 16 agosto 2013

Recensione: Shadowhunters. Le Origini - Il Principe

Buonasera cari lettori!
Ecco una nuova recensione super entusiasta e positiva, ovviamente di un altro libro della mia amata Cassandra Clare. Quella donna non riesce davvero a scrivere libri meno che fantastici!

*Attenzione: SPOILER per chi non ha letto Shadowhunters. Le Origini - L'Angelo!*


TITOLO: Shadowhunters. Le Origini - Il Principe
AUTORE: Cassandra Clare
EDITORE: Mondadori
PREZZO: 17,00 €
PAGINE: 495
TRAMA: In una Londra vittoriana fosca e inquietante, e nel suo magico mondo nascosto, Tessa Gray crede di avere finalmente trovato tranquillità e sicurezza con gli Shadowhunters, i cacciatori di demoni, che proteggono lei e il suo terribile potere dalle mire del perfido Mortmain. Ma con lui e il suo esercito di automi ancora in azione, il Consiglio vuole spodestare Charlotte Fairchild, per affidare il comando a Benedict Lightwood, uomo senza scrupoli e affamato di potere. Nella speranza di salvare Charlotte, Will, Jem e Tessa decidono di svelare i segreti del passato di Mortmain e scoprono sconvolgenti legami fra gli Shadowhunters e la chiave del mistero dell'identità di Tessa. La ragazza, intrappolata nei sentimenti che prova per Will e Jem, si trova a dover compiere una scelta cruciale quando scopre in che modo gli Shadowhunters abbiano contribuito a fare di lei "un mostro". Sconvolta, Tessa è tentata di schierarsi con il fratello Nate dalla parte di Mortmain. Ma a chi è davvero fedele? E chi ama, nel profondo del suo cuore? Soltanto lei può scegliere se salvare gli Shadowhunters di Londra oppure distruggerli per sempre.

La mia recensione: Dopo avermi conquistato con la saga The Mortal Instruments, Cassandra Clare aveva riconfermato il suo talento con L’Angelo, primo volume della saga prequel The Infernal Devices. A dispetto dei miei timori, avevo notato con piacere come questa nuova trilogia si distaccasse completamente dalla serie dedicata a Jace e Clary, narrando di un universo simile ma acquisendo sfumature uniche e dotandosi di un’anima propria. In un romanzo principalmente introduttivo ma non per questo meno avvincente o emozionante, avevamo conosciuto tutti gli abitanti dell’Istituto, dall’affascinante e arrogante Will, alla responsabile e dolce Charlotte, e ci eravamo addentrati nelle loro vite e nelle loro pericolose missioni contro i demoni. Non nego che, quando ho preso in mano Il Principe, mi aspettavo davvero molto, in quanto ormai completamente fiduciosa nelle capacità dell’autrice. Capacità che, ancora una volta, non sono state soltanto riconfermate, ma anche superate!

Il libro precedente era terminato con la fuga di Mortmain, rivelatosi essere il famigerato Magister responsabile della creazione degli automi e degli attacchi ai danni dei Cacciatori. Tessa era anche venuta a conoscenza di due dolorose realtà: il suo caro fratello Nate si era rivelato essere un traditore e una spia di Mortmain; quest’ultimo, inoltre, aveva messo la protagonista di fronte alla sua natura “inumana” e le aveva confidato di esserne il responsabile. In questo nuovo volume, perciò, troviamo una Tessa decisa a scoprire la verità su sé stessa e su come sia stata trasformata in ciò che è, oltre che indaffarata a proteggere la sua vita e quella delle persone che le stanno a cuore dagli attacchi del Magister, sempre più perseverante nel suo piano di potere e distruzione. A minacciare l’Istituto di Londra, tuttavia, non ci sono solamente i nemici esterni, ma anche qualcun all’interno del Conclave: il ruolo di Charlotte verrà messo in discussione e i nostri personaggi dovranno combattere duramente per impedire un cambiamento ai vertici del comando.
"Se in tutto il mondo non c'è nessuno a cui importa di te, esisti davvero?"

Con questo secondo romanzo, Cassandra Clare mi ha fatta innamorare ancora di più della storia (so di dirlo ogni volta, ma in qualche modo lei ci riesce). Ho avuto la conferma del fatto che The Infernal Devices non ha nulla da invidiare a The Mortal Instruments, né per quanto riguarda i personaggi, né per quanto riguarda la trama o l’ambientazione. Quest’ultima, a dir la verità, è molto più accurata e dettagliata nella serie prequel, tanto che mi sono ritrovata più volte a perdere il contatto con la realtà e a camminare per le umide e strette vie di Londra. I personaggi, che ne L’Angelo ci erano stati introdotti, ne Il Principe mi sono entrati sottopelle e, senza che me rendessi conto, mi sono ritrovata a tenere ad ognuno di loro come se fosse un mio famigliare.

Tessa nel libro precedente mi era piaciuta, ma non mi aveva conquistata. Ora posso dire di ammirare moltissimo questa ragazza cocciuta, curiosa, intraprendente e sempre piena di risorse: in poche parole, straordinaria. Ci sono stati alcuni momenti in cui, seppur sopraffatta da ogni tipo di sofferenza o pressione psicologica, Tessa è andata avanti a testa alta e ha saputo dimostrare un coraggio eccezionale. Nonostante tutto questo, però, lei non è solo forza o determinazione: in Tessa ritroviamo un altruismo fuori dal comune, passione senza limiti, una certa e credibile vulnerabilità, oltre che una vena sognatrice che non può che metterla in sintonia con noi lettori. Un personaggio a tutto tondo, che ci accompagna durante la lettura e che non ci abbandona mai. 

Devo dire però che se Cassandra Clare è bravissima nel creare personaggi femminili, con quelli maschili è una maestra. Se nel primo volume Will mi aveva all’inizio infastidita e alla fine intrigata, in questo romanzo mi ha fatto perdere la testa e la ragione: molti aspetti della sua personalità fin’ora celati escono alla luce ne Il Principe, di pari passo con gli incubi del suo passato che riemergono più forti che mai; il risultato di tutto questo è un ragazzo che si pone ora sotto una luce completamente diversa e che non lascia scampo al genere femminile. Il suo è un personaggio che va scoperto, come quello di Jace e che, alla fine, non può lasciare indifferenti.
"Io e te siamo uguali. Viviamo e respiriamo parole. [...] Sono stati i libri a farmi sentire che forse non ero completamente solo. Erano capaci di essere onesti con me, e io con loro."
Lo stesso si può dire di Jem, che nel libro precedente restava in secondo piano, ma che ora emerge con tutto il suo fulgore. Un ragazzo nobile, sincero, generoso e valoroso, che non svolge tuttavia un ruolo passivo: anche in lui ritroviamo numerose sfaccettature, ognuna delle quali aggiunge fascino, credibilità e potenza al suo personaggio. 
Non lo nego: preferisco Jem a Will e spero che sarà lui la scelta finale di Tessa. Tuttavia non posso che inchinarmi di fronte alla capacità dell’autrice di creare un triangolo come si deve, dove ognuno ha la sua parte, la protagonista non è una poco di buono doppiogiochista che suscita istinti omicidi e dove la scelta finale non appare scontate già dall’inizio. Parte fondamentale di questo triangolo, inoltre, è il bellissimo rapporto che c'è tra Jem e Will. Trovo che i due parabatai siano legati da qualcosa di molto più profondo della semplice amicizia; si tratta di un legame fraterno che ha unito le loro anime e che li rende l'uno parte dell'altro. Molto più reali, a mio parere, di Jace e Alec, che non ho mai trovato troppo affiatati.

Di fianco ai protagonisti abbiamo decine di personaggi che, a dispetto del loro numero, riescono a colpire per l’ottima caratterizzazione. Non ce n’è uno solo che pecchi di banalità, che risulti piatto o poco credibile, al contrario sono perfettamente delineati, dotati sia di pregi che di difetti, tanto che come risultato finale ci troviamo di fronte a persone reali che potremmo benissimo aspettarci di incrociare per strada. Nessuno di loro, poi, passa in secondo piano o svolge il ruolo di cornice alla storia: sono tutti parte fondamentale della trama, membri attivi degli avvenimenti di cui sono sempre i protagonisti e mai gli strumenti.
"Il signorino Will è sempre stato la stella più brillante, quello che attirava l'attenzione... ma Jem è una fiamma costante e onesta, che non vacilla."
La trama non risulta mai scontata e l’intreccio rimane sempre intricato al punto giusto: in questo modo risulta impossibile sia prevedere come andrà a finire, sia perdere la testa dietro una rete troppo fitta o ingarbugliata. I colpi di scena non si fanno desiderare sin dall’inizio, crescendo di numero ed intensità col procedere della lettura fino al gran botto finale, che, come di consueto, riesce sempre a lasciare a bocca aperta. Ma la Clare non è ancora soddisfatta: non bastano colpi di scena, azione, personaggi ben caratterizzati, trama originale e ben sviluppata; lei carica le sue opere con una dose letale di emozioni, assicurandosi che il lettore ne esca stremato
"Dicono che il tempo guarisca tutte le ferite, ma ciò presuppone che la causa del dolore sia circoscritta. Finita. Io ho una nuova ferita ogni giorno."
[N.B.: come mi sento io dopo ogni libro della Clare] 
Credevo davvero che il mio cuore non avrebbe retto a tutti i sussulti causati dall'ansia, dal panico, dallo shock, dalla commozione, dall'esaltazione, dalla frenesia, dal turbamento e da tutte le altre infinite emozioni che questo libro mi ha trasmesso. Per non parlare della disperazione causata dal sadismo dell'autrice, che, devo avvertirvi, in questo romanzo non si risparmierà: d'altronde si sa che a questa donna giocare con i cuori dei lettori e che non esita a sferrare colpi bassi ogni qualvolta le ne si presenta l'occasione. 
Tuttavia la dipendenza che creano le sue opere è più forte di qualunque altra cosa, persino della certezza che non arriveremo incolumi alla fine della storia, motivo per cui smettere di leggere è impossibile. Ci sono stati momenti in cui avrei voluto avere la forza di farlo, di mettere da parte il libro e di farmi una vita risparmiarmi il dolore che sapevo avrei provato, ma non sono riuscita a farlo. Dovevo sapere cosa sarebbe successo, dovevo continuare a leggere; così ho permesso all'autrice di giocare a freccette con il mio cuore e di sputare su ciò che ne è rimasto alla fine.
E non me ne pento affatto.

VOTO: 5


*Continuate solo se avete già letto Il Principe, altrimenti non leggete*

*SPOILER*

*A vostro rischio e pericolo*

Un piccolo estratto che dovevo inserire nella recensione: si tratta della parte che mi ha quasi fatto scoppiare il cuore, ovvero la dichiarazione migliore del mondo.
"Non posso spiegare l'amore — disse il ragazzo. — Non saprei dirti se ti ho amato dal primo momento in cui ti ho visto, o se è stata la seconda, la terza o la quarta volta. Ma ricordo il primo momento in cui ti ho guardato venire verso di me e mi sono reso conto che il resto del mondo sembrava sparire quando ero con te. Che eri il centro di tutto ciò che facevo, sentivo e pensavo. [...] Tu parli di sacrificio, ma non è il mio sacrificio che ti offro — continuò Jem. — Posso offrirti la mia vita, ma è una vita breve, posso offrirti il mio cuore, anche se ignoro quanti altri battiti sopporterà. Ma ti amo tanto da sperare che non te la prenderai se sarò così egoista da provare a rendere felice il resto della mia vita,qualunque ne sia la durata, trascorrendolo con te. Voglio sposarti, Tessa. Lo voglio più di quanto abbia mai voluto altro in vita mia. — Jem alzò lo sguardo su di lei attraverso il velo di capelli argentei che gli ricadevano sul viso. — Sempre che mi ami anche tu."

4 commenti:

  1. Ora non ti resta che leggere l'ultimo... vedrai che lo adorerai *__* ti aspettano un sacco di belle sorprese :D

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    1. Sììì, non vedo l'ora *-*
      Anche se ho un po' paura, lo ammetto... Non so se il mio cuore reggerà!

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  2. Io sono rimasta a Il Principe e nonostante abbia gli altri due libri a portata di mano, voglio aspettare un po' e godermi la trilogia al meglio. (sono invasa da spoiler dappertutto, ma ce la posso fare!)
    BTW bellissima recensione Claaaaaaaryyyyy ♥

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    1. Grazie mille :D
      Fai bene ad aspettare, è una trilogia che bisogna assaporare al meglio *-* Anche io ultimamente sono bombardata da spoiler di La Principessa e sto cercando il momento giusto (oltre che il coraggio) per cominciarlo prima di rovinarmi del tutto il finale...

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